MOSTRA ANTOLOGICA DI ANGELO DOZIO

angelo dozio

La promozione e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale rappresentano per l’Amministrazione Comunale di Arcore una priorità strategica, nonché uno strumento fondamentale per favorire la partecipazione culturale, la crescita sociale della comunità e il dialogo tra linguaggi espressivi del passato e del presente. In quest’ottica, assume particolare rilevanza la valorizzazione della Villa Borromeo d’Adda, dimora storica e rara testimonianza di “villa di delizie” brianzola integralmente conservata, che costituisce non solo un bene storico-architettonico di pregio, ma anche un polo identitario per l’intero territorio.

Nel tempo, Villa Borromeo d’Adda si è progressivamente configurata come luogo di elaborazione culturale, vocato allo scambio con le realtà artistiche, scientifiche e associative con le quali si relaziona. Gli spazi interni della Villa sono adatti per accogliere esposizioni temporanee, eventi, conferenze e performance che abbiano come riferimento la qualità artistica, l’autorialità, il rigore scientifico e la cura progettuale.

villa Borromeo

In linea con le attività già sperimentate negli anni precedenti, viene presentata la realizzazione della mostra “Angelo Dozio. Antologica”, un’importante esposizione personale dedicata al maestro dell’astrattismo geometrico, proposta in programma dal 12 al 23 giugno 2025 dal giovedì alla domenica dalle ore 16:00 alle ore 20:00 presso gli spazi espositivi del piano interrato della Villa Borromeo d’Adda.

La proposta progettuale è pervenuta all’Amministrazione Comunale grazie ad una intenzione condivisa tra l’Associazione “29 Maggio” e la testata “ArteIN” (*) entrambe attive nella promozione culturale e artistica a livello territoriale e nazionale.

La mostra intende omaggiare uno dei principali protagonisti dell’arte astratta italiana contemporanea, Angelo Dozio, nato a Merate nel 1941 e profondamente legato al territorio lombardo, che nelle sue opere viene spesso evocato in chiave simbolica e strutturale. L’artista, che ha esordito negli anni Sessanta e si è progressivamente affermato come uno dei riferimenti principali del costruttivismo italiano, è oggi riconosciuto anche a livello internazionale per la coerenza e la profondità del suo linguaggio pittorico e installativo.

Immagine tratta dal Web ArteIn

L’evento espositivo proposto si pone dunque obiettivi culturali, educativi e divulgativi, e al contempo mira a valorizzare lo spazio espositivo della Villa, consolidandone il ruolo come centro dinamico di cultura contemporanea. L’allestimento è stato progettato per offrire una lettura completa dell’opera dell’artista, articolandosi in più sezioni tematiche che coprono l’intero arco della sua produzione.

Profilo dell’artista e significato della mostra

Angelo Dozio è un autore che ha saputo interpretare con rigore e poesia il linguaggio astratto, conducendo una ricerca sistematica sulle forme, sui colori, sulla materia pittorica e sui codici visivi, con particolare attenzione alla struttura geometrica e alla percezione spaziale.

Il percorso espositivo proposto ad Arcore rappresenta un momento di sintesi e di approfondimento, ed è concepito come mostra antologica, in grado di offrire una visione unitaria e organica del lavoro dell’artista, mettendone in luce le evoluzioni, le influenze e le sperimentazioni tecniche ed espressive. L’allestimento è stato ideato in due fasi distinte:

  • una prima parte corale, che raccoglie le principali serie di opere – tra cui Neutrini, Rondini, Orizzonti, Labirinti – creando un dialogo visivo tra i lavori e offrendo al visitatore un’esperienza globale della poetica di Dozio;
  • una seconda parte tematica, articolata in sale specifiche, dove opere selezionatissime sono presentate in dispositivi multimediali e installazioni immersive, pensate con la diretta supervisione dell’artista.

Questa struttura consente un approccio multisensoriale, innovativo e coinvolgente, che invita il pubblico a esplorare in modo personale l’universo estetico dell’autore.

angelo dozio
Immagine tratta dal Web ArteIn

Innovazione e coinvolgimento del pubblico

Uno degli elementi qualificanti del progetto è l’utilizzo delle nuove tecnologie per favorire una narrazione immersiva ed interattiva dell’opera di Dozio. La presenza di supporti video, proiezioni ambientali e dispositivi di realtà aumentata consente un’interazione diretta tra pubblico e contenuti artistici, favorendo l’accesso anche a un’utenza non specializzata, senza rinunciare al rigore e alla coerenza teorica.

All’interno della mostra sarà allestita una sezione audiovisiva, comprendente interviste, documentari e testimonianze, grazie alle quali sarà possibile approfondire le relazioni intellettuali e artistiche di Dozio con i grandi protagonisti del Novecento, esplorare le sue riflessioni teoriche e cogliere nuove sfaccettature della sua dimensione umana e creativa.

Target di riferimento

La mostra si rivolge a un pubblico ampio e intergenerazionale: dagli appassionati d’arte ai visitatori occasionali, dagli studenti agli studiosi, dai giovani e alle famiglie.

Ruolo della Villa Borromeo d’Adda

L’iniziativa contribuisce in modo significativo alla valorizzazione della Villa Borromeo d’Adda come polo culturale del territorio, coerente con la strategia comunale di rendere la villa non solo un contenitore espositivo, ma un laboratorio attivo di cultura.

La mostra “Angelo Dozio. Antologica” si inserisce infatti nel più ampio progetto di trasformazione del complesso storico in uno spazio polifunzionale capace di ospitare eventi di alto profilo, contribuendo alla costruzione di una rete culturale sovralocale e attrattiva anche dal punto di vista turistico.

Immagine tratta dal Web ArteIn

La mostra “Angelo Dozio. Antologica” rappresenta un evento di rilievo culturale e simbolico per la città di Arcore, in grado di valorizzare il patrimonio artistico e architettonico della Villa Borromeo d’Adda e di consolidare l’immagine della città come luogo attento alla cultura contemporanea e alla sua diffusione.

L’iniziativa è coerente con gli obiettivi dell’Amministrazione in materia di promozione culturale, educazione alla bellezza e valorizzazione del territorio, e si configura come un’occasione di crescita per l’intera collettività.

(*) ArteIn è una testata registrata presso il tribunale di Monza; fondata nel 1988, promuove l’arte e la cultura attraverso appassionati collaboratori attivi su differenti media, dalla carta stampata alla TV.
Nomi illustri della cultura italiana disegnano una rivista innovativa, lasciando ampio spazio a una serie di collaboratori giovani e creativi, digital oriented.)

Immagine tratta dal Web ArteIn

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